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Prosecco, è davvero sinonimo di spumante?

Quando si parla di bollicine, è molto facile confondere Prosecco e Spumante, o trattarli come fossero sinonimi.
Molti brand sono diventati parole di uso comune. Pensate all’Autogrill, allo Scottex, al Rimmel o ad una Jeep. È successo lo stesso al Prosecco; il suo successo lo ha trasformato in una parola che utilizziamo nel linguaggio corrente per indicare un’intera categoria di prodotti, quella degli spumanti appunto.

Ma qual è allora la differenza tra spumante e Prosecco?
Secondo la definizione di legge, lo spumante è qualsiasi vino effervescente che si ottiene dalla prima o dalla seconda fermentazione alcolica e che a 20°C presenta una sovrappressione non inferiore a 3 bar dovuta all’anidride carbonica, proveniente esclusivamente dalla fermentazione. Gli spumanti possono essere ottenuti attraverso diverse tecniche di vinificazione:

  • Il Metodo Classico, noto in Francia come “metodo champenoise“, è il sistema con il quale si ottiene uno spumante partendo dalla rifermentazione in bottiglia. I più noti spumanti metodo classico sono lo Champagne, il Franciacorta e il TrentoDOC.
  • Gli spumanti metodo Charmat o Martinotti, invece, nascono grazie ad una rifermentazione in autoclave e lo spumante metodo Charmat più rappresentativo è il Prosecco, che è un vino a denominazione originario del Veneto e del Friuli, prodotto utilizzando prevalentemente uve Glera.


Quindi tutti i Prosecchi sono spumanti, ma non tutti gli spumanti sono Prosecchi!

In cantina produciamo l’Entheos una Passerina Spumante Brut. Quindi un Prosecco? No, si tratta di uno spumante ottenuto con lo stesso procedimento del Prosecco, il Metodo Charmat, ma con uve esclusivamente Passerina.