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Dal 1934 ci prendiamo cura dei nostri vigneti, gestiti in biologico, per ottenere vini, che siano espressione genuina della nostra famiglia e del nostro territorio, le Marche.
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Salvaguardia

Lavorando in biologico certificato non utilizziamo prodotti di sintesi e diserbanti chimici optando per metodi di gestione del terreno e del vigneto che salvaguardano la fauna locale e l’uomo.

Il rispetto della natura e della genuinità rappresenta un impegno da rispettare. Infatti, da noi la sostenibilità è ad omnia; in cantina usiamo energia da fonti rinnovabili e i nostri vigneti sono un ecosistema complesso in cui grazie al rispetto della natura, agricoltura e natura selvatica coesistono armoniosamente.

Consapevolezza

Ogni nostra scelta è frutto di attenzione, esperienza e ricerca. Adottiamo strategie volte a ridurre l’impatto della produzione sull’ambiente.

La gestione in biologico ci permette di ridurre sensibilmente gli interventi in vigna; grazie all’installazione di stazioni di monitoraggio agro-meteo riusciamo a intervenire in modo preventivo e a basso impatto ambientale.

Il fabbisogno energetico della cantina è gestito dall’impianto a pannelli fotovoltaici con ottimizzazione dei consumi; per esempio, optiamo per vasche di cemento naturalmente coibentate per lo stoccaggio dei vini.

Scegliamo consapevolmente di utilizzare, ove possibile, materiali riciclati e facciamo la raccolta differenziata, favorendo il loro corretto smaltimento qualora non fosse possibile il loro riutilizzo o riciclaggio.

Per le nostre spedizioni usiamo un imballaggio realizzato totalmente in cartone, 100% riciclabile.

Inoltre, il peso delle bottiglie di vetro, considerando sia la produzione che il trasporto, è la principale fonte di emissione di gas serra di tutta la filiera vitivinicola. In genere le bottiglie da 75 cl adatte a contenere vino pesano da 550 grammi a circa 1200 grammi.

Noi abbiamo scelto di utilizzare una bottiglia con un peso ridotto a soli 400 grammi. L’impatto positivo sull’ambiente è evidente!

Etichettatura Ambientale

Fauna

Numerose lepri trovano riparo e nutrimento tra i filari, i caprioli abitano i boschi ripariali circostanti i vigneti. Picchi verdi, upupe, gazze, fagiani, rigogoli, poiane, gheppi, nibbi, barbagianni, civette e il raro biancone osservano dall’alto i vigneti.

Flora

La flora spontanea è ricca sia tra i filari che ai margini dei campi, dando sfoggio, soprattutto in primavera ad ampie fioriture di margherite, soffioni, anemoni, euforbia e molte altre, alcune delle quali interessanti sotto il profilo alimentare, le cosiddette erbe spontanee come la camomilla, la cicoria, il tarassaco, la borragine, la malva, il finocchio selvatico, la melissa, la pimpinella e molte altre.

Il reticolo di siepi, fossati, macchie boschive e filari inerbiti, consente di creare un riparo per gli animali e per gli insetti predatori che possono così svolgere l’importante ruolo di contenimento nei riguardi dei fitofagi e parassiti, rendendo possibile il completo abbandono della chimica come previsto dalle direttive europee per la produzione biologica.

Progetto Vitis

Per diminuire l’uso di sostanze dannose, è fondamentale lo studio di tecniche alternative per la difesa delle piante, ma anche per la gestione del suolo e dell’acqua di irrigazione, evitando inutili sprechi di risorse. Per questo, insieme all’Università Politecnica delle Marche e ad altre tre aziende marchigiane abbiamo costituito il progetto VITIS.

L’obiettivo è quello di introdurre l’innovazione tecnologica nel settore vitivinicolo bio e a basso impatto, attraverso lo sviluppo di un prototipo di sistema di rilevazione dinamica di dati meteo, parametri vegetazionali di condizioni ambientali, vigore vegetativo e stato idrico e nutrizionale della coltura della vite.

Tale strumento, integrato a una piattaforma informatizzata, supporta i viticoltori nelle operazioni di distribuzione dei nutrienti in campo, tenendo in considerazione la variabilità spaziale dei terreni, garantendo in questo modo un risparmio economico e soprattutto una maggiore tutela ambientale.